Un po' di storia
Composta da due nuclei storici distinti al di qua e al di là del Nervia e uniti dal ponte medievale, il centro storico di Dolceacqua è citato già come "Dulzana" nel XII sec., nome forse di lontana origine celtica. Il nucleo orientale, ai piedi del castello e digradante verso il torrente prese il nome di "Borgo" in quanto situato fuori la cinta muraria. Frequentato già in tempi preistorici e con tracce di presenza umana, l'abitato di Dolceacqua entra realmente nella storia come feudo dei Conti di Ventimiglia.
Acquistato da due cittadini genovesi fu subito rivenduto nel 1270 a Oberto Doria, capostipite della illustre famiglia genovese stabilitasi in Val Nervia, alla quale Dolceacqua legherà il suo destino per più di cinque secoli.
Con i Doria, che ne faranno la capitale del loro dominio, il territorio si amplierà via via aggiungendo altri centri abitati della vallata del Nervia: Apricale, Perinaldo, Isolabona. Nei secoli di lotta tra Guelfi e Ghibellini, Dolceacqua sarà sempre fieramente ghibellina opponendosi strenuamente ai Guelfi di Ventimiglia e ai signori di Monaco, i Grimaldi. Solo il matrimonio fra Luca Doria e Francesca Grimaldi porrà fine, nel 1491, a secoli di lotta, ma fu una tregua di breve durata: nel 1523, nel corso di una faida familiare, i Doria furono colpiti dal bando imperiale che li privava del loro feudo e Dolceacqua fu occupata dai Grimaldi. Solo a prezzo della sottomissione e del vassallaggio ai Savoia, nel 1524, i Doria rientrarono in possesso dei loro territori che nel 1559, con l'aggiunta di Rocchetta Nervina e del suo castello, raggiunsero la massima estensione. Nella prima metà del XVII secolo, nel quadro delle lotte tra la Repubblica di Genova ed i Savoia, i Doria schieratisi naturalmente con Genova, subiscono una pesante occupazione sabauda. Nel 1652, dopo il consueto atto di sottomissione, Francesco Doria riceve dai Savoia il titolo di Marchese e rientra in possesso del suo territorio. Nel 1746 la guerra di successione austriaca vede i Doria schierati con i Savoia e gli Austriaci. Il castello subisce un devastante assedio che ha per esito la sua quasi totale distruzione. Tre anni dopo i Doria potranno tornare a Dolceacqua andandosi ad installare nel palazzo a fianco della chiesa parrocchiale. Qui saranno ricevuti nel 1794 Napoleone Bonaparte con il suo generale Massena. La dinastia dei Doria si estingue nel 1902.
Acquistato da due cittadini genovesi fu subito rivenduto nel 1270 a Oberto Doria, capostipite della illustre famiglia genovese stabilitasi in Val Nervia, alla quale Dolceacqua legherà il suo destino per più di cinque secoli.
Con i Doria, che ne faranno la capitale del loro dominio, il territorio si amplierà via via aggiungendo altri centri abitati della vallata del Nervia: Apricale, Perinaldo, Isolabona. Nei secoli di lotta tra Guelfi e Ghibellini, Dolceacqua sarà sempre fieramente ghibellina opponendosi strenuamente ai Guelfi di Ventimiglia e ai signori di Monaco, i Grimaldi. Solo il matrimonio fra Luca Doria e Francesca Grimaldi porrà fine, nel 1491, a secoli di lotta, ma fu una tregua di breve durata: nel 1523, nel corso di una faida familiare, i Doria furono colpiti dal bando imperiale che li privava del loro feudo e Dolceacqua fu occupata dai Grimaldi. Solo a prezzo della sottomissione e del vassallaggio ai Savoia, nel 1524, i Doria rientrarono in possesso dei loro territori che nel 1559, con l'aggiunta di Rocchetta Nervina e del suo castello, raggiunsero la massima estensione. Nella prima metà del XVII secolo, nel quadro delle lotte tra la Repubblica di Genova ed i Savoia, i Doria schieratisi naturalmente con Genova, subiscono una pesante occupazione sabauda. Nel 1652, dopo il consueto atto di sottomissione, Francesco Doria riceve dai Savoia il titolo di Marchese e rientra in possesso del suo territorio. Nel 1746 la guerra di successione austriaca vede i Doria schierati con i Savoia e gli Austriaci. Il castello subisce un devastante assedio che ha per esito la sua quasi totale distruzione. Tre anni dopo i Doria potranno tornare a Dolceacqua andandosi ad installare nel palazzo a fianco della chiesa parrocchiale. Qui saranno ricevuti nel 1794 Napoleone Bonaparte con il suo generale Massena. La dinastia dei Doria si estingue nel 1902.
Informazioni a carattere generale
Dolceacqua è situata sulla strada principale della Val Nervia a 7 km da Ventimiglia. E' quindi raggiungibile oltre che dalla statale Aurelia anche dall'autorstrada A10 alle uscite di Ventimiglia o di Bordighera. Un regolare servizio di corriere la collega a partire dalla stazione di Ventimiglia. Dolceacqua (2100 residenti, altezza sul mare 51 m) è al centro di un territorio a vocazione agricola e turistica. Le vigne circostanti, coltivate sulle tipiche terrazze producono il celebre "Rossese di Dolceacqua", ma è molto reputato per la sua qualità e purezza anche l'olio d'oliva. Dolce tipico: la michetta. La vocazione turistica è sostenuta e alimentata da numerose iniziative a carattere culturale.